POR FSE-2014-20

Asse II Inclusione Sociale

immagine del bando

Dotazione finanziaria: euro 379.000.000,00 (pari al 39,05% delle risorse totali del POR).

L’Asse II intende rafforzare le opportunità di integrazione socio-lavorativa dei cittadini in difficoltà e di coloro che appartengono a gruppi svantaggiati, favorendo percorsi di inclusione attiva diretti a migliorare l’occupabilità delle persone molto svantaggiate, dei disabili e della popolazione a rischio di povertà e marginalità estrema. In ottica di sinergia e completamento degli interventi di inclusione attiva, l’Asse sostiene interventi per favorire l’accesso a servizi sostenibili e di qualità in ambito sociale e sociosanitario per contrastare le situazioni di marginalità estrema, anche attraverso l’attivazione di servizi di pronto intervento per ridurre i rischi di impoverimento maggiore.

In particolare si intende promuovere l’inclusione sociale, focalizzata principalmente sulla politica di inclusione attiva, basata sul modello regionale unico di valutazione multidimensionale del bisogno e declinata nei due pilastri rappresentati dalla creazione di mercati del lavoro inclusivi e dall’accesso a servizi di qualità, quale elemento complementare e sinergico all’inclusione attiva, al fine di rispondere con interventi coerenti e mirati ai bisogni delle persone, con particolare attenzione ai disabili, persone svantaggiate e a rischio di emarginazione.

Obiettivi specifici e relative azioni.

Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale (rif. 9.1), anche attraverso la valorizzazione dei soggetti del Terzo Settore come veri e propri "gestori sociali" degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che, a supporto dei soggetti pubblici e attraverso una presenza continuativa sul campo, promuovano processi di inclusione sociale degli inquilini, costruiti sulla valorizzazione delle competenze personali, e rapporti di vicinato stabili e collaborativi.

Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti quali il micro-credito e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro da dedicare alla collettività (9.1.3).

Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili (rif. 9.2), al fine di favorire il processo di inclusione attiva, anche attraverso un approccio valutativo multidimensionale per individuare misure attive di orientamento, di accompagnamento e supporto in grado di favorire un inserimento scolasti-co, lavorativo, formativo e sociale mirato e personalizzato.

Interventi di presa in carico multi professionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso la definizione di progetti personalizzati (9.2.1).

Interventi di presa in carico multi professionale finalizzati all’inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e persone prese in carico dai servizi sociali (9.2.2).

Qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali (rif. 9.3), al fine di garantire alle famiglie che hanno al loro interno situazioni di fragilità, di poter intervenire in termini di soddisfazione del bisogno di cura senza dover obbligatoriamente fuoriuscire ovvero non entrare nel mercato del lavoro, specialmente per la componente femminile di tali nuclei familiari.

Implementazione di buoni servizio per servizi socioeducativi prima infanzia, in ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socioeducativi e l’incremento di qualità dei servizi (9.3.3).

Implementazione di buoni servizi per servizi a persone con limitazioni nell’autonomia, al fine di favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari, nonché l’incremento di qualità dei servizi oltre che per la promozione dell’occupazione regolare nel settore (9.3.6).

Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizione di disagio abitativo (rif. 9.4), quale leva su cui innestare il circolo virtuoso che contribuisca a contrastare la fragilità familiare, a ripensare i consumi, ad inventare nuove forme di produzione e di partecipazione attiva alla comunità di appartenenza.

Servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito nell’ambito della sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi finalizzati a soddisfare i bisogni di specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragilità socio-economica (9.4.2).

Per la conservazione del livello occupazionale delle imprese colpite dai provvedimenti di chiusura obbligatoria derivanti dai disposti normativi nazionali e di contenere la diffusione dell’epidemia da Covid- 19, sono previsti trattamenti di integrazione salariale in deroga per la durata della riduzione o sospensione del rapporto di lavoro, laddove non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario (9.8.1).

Riduzione della marginalità estrema e interventi di inclusione a favore delle persone senza dimora (rif. 9.5), al fine di promuovere l’inclusione economica e sociale nei contesti urbani caratterizzati da crescente vulnerabilità e insicurezza sociale determinate da situazioni di crisi del mercato del lavoro e/o del contesto familiare.

Finanziamento progetti nelle principali aree urbane di interventi mirati per il potenziamento della rete dei servizi per il pronto intervento sociale per i senza dimora e per sostegno alle persone senza dimora nel percorso verso l’autonomia (9.5.9).

Inoltre, l'Asse II - Inclusione sociale concorre all'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).

I principali beneficiari sono: Enti Pubblici Locali; Enti accreditati per la formazione ed il lavoro; Enti gestori accreditati UdO sociali e socio sanitari; Imprese sociali e organizzazioni del Terzo Settore iscritte nei registri regionali; Finanziaria Regionale, ecc.

I principali destinatari sono: Nuclei familiari fragili, Persone con disabilità a forte rischio di esclusione sociale, Persone sole o senza fissa dimora, Persone con patologie croniche, con gravi e gravissime disabilità e non autosufficienti, Giovani che vivono in contesti familiari fragili, persone vulnerabili, lavoratori di imprese private.

La misura “Nidi Gratis - Bonus  2020-2021” ha l’obiettivo di:

sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale per facilitare l’accesso ai servizi per la prima infanzia, rispondendo ai bisogni di conciliazione vitalavoro e favorendo la permanenza, l’inserimento e il re-inserimento nel mercato del lavoro, in particolare delle madri;
contribuire all’abbattimento dei costi della retta dovuta dai genitori per la frequenza del/la proprio/a figlio/a in nidi e micronidi pubblici o in posti in nidi e micronidi privati acquistati in convenzione dal Comune, nel rispetto dei regolamenti comunali.
L’intervento regionale copre la quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da INPS, pari a € 272,72.

La Misura prevede due fasi:

Avviso per l’adesione da parte dei Comuni lombardi;
Avviso per la partecipazione delle famiglie.

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dgr+4929_2021.pdfPDF (656 Kb)

La D.g.r. n. 4397 del 10 marzo 2021 definisce la struttura del sistema di Istruzione e Formazione Professionale di Regione Lombardia per l’anno formativo 2020/2021, composta dalle seguenti linee di intervento:

Percorsi di IeFP;
Interventi per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa;
Esperienze curriculari ed extracurriculari;
Apprendistato di primo livello (art. 43, D.L.gs. n. 81/2015);
rivolte a 

Istituzioni formative accreditate e iscritte nella sezione “A” dell’Albo regionale al sistema di IeFP regionale, ai sensi della l.r. 19/07, che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale.
Inoltre

per l’apprendistato, le Istituzioni scolastiche, le Fondazioni ITS le ATS costituite da istituti scolastici del secondo ciclo di istruzione aventi sede nel territorio regionale, istituzioni formative accreditate ed iscritte nella sezione “A” dell’Albo Regionale, università o dipartimenti universitari aventi sede nel territorio regionale, imprese e/o associazioni di imprese aventi sede in Lombardia; Poli Tecnico Professionali.
Dotazione finanziaria: € 4.500.000,00

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Regione Lombardia ha approvato, con la Delibera di Giunta n. 3192 del 3 giugno 2020, il nuovo Repertorio regionale delle Figure di riferimento per le Qualifiche e i Diplomi professionali, le relative competenze tecnico professionali e quelle culturali di base, oltre che i nuovi modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

Il nuovo Repertorio regionale e i relativi standard minimi per la progettazione formativa troveranno applicazione a partire dall’anno formativo 2020/2021, sia per l’offerta ordinaria erogata dalle Istituzioni Formative, sia per quella sussidiaria erogata dalle Istituzioni Scolastiche.

Il provvedimento pubblicato definisce, inoltre, il valore nominale della Dote per i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.

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La D.g.r. n. 3481 del 5 agosto 2020 approva la misura “Nidi Gratis - Bonus 2020-2021” che ha l’obiettivo di:

sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale per facilitare l’accesso ai servizi per la prima infanzia, rispondendo ai bisogni di conciliazione vita lavoro e favorendo la permanenza, l’inserimento e il re-inserimento nel mercato del lavoro, in particolare delle madri;
contribuire all’abbattimento dei costi della retta dovuta dai genitori per la frequenza del/la proprio/a figlio/a in nidi e micronidi pubblici o in posti in nidi e micronidi privati acquistati in convenzione dal Comune, nel rispetto dei regolamenti comunali.
L’intervento regionale copre la quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da INPS, pari a € 272,72.

La Misura prevede due fasi:

Avviso per l’adesione da parte dei Comuni lombardi;
Avviso per la partecipazione delle famiglie.

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La d.g.r. 2997/2020 ha approvato per l’anno scolastico e formativo 2020/2021 la struttura del sistema di Istruzione e Formazione Professionale di Regione Lombardia e in dettaglio anche i percorsi personalizzati per allievi disabili: percorsi formativi che mirano alla formazione di giovani che, per natura e caratteristiche della disabilità, non sarebbero nelle condizioni di raggiungere agevolmente il successo formativo all’interno dei normali percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.

Sono rivolti a sviluppare e potenziare le capacità cognitive, le conoscenze, le competenze professionali e le abilità possedute dagli studenti, nonché a favorire il loro inserimento socio-lavorativo e, inoltre, garantiscono l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale.

Hanno una durata massima di tre anni cui eventualmente può seguire un anno integrativo nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione del percorso.

Inoltre, parallelamente alla crescita psico-fisica dell’alunno e delle sue competenze e abilità, le Istituzioni Formative dovranno progressivamente inserire nei percorsi adeguati spazi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono a disposizione risorse pari a € 4.500.000,00.

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La d.g.r. 1177/2019 ha approvato per l’anno scolastico e formativo 2019/2020 la struttura del sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia e in dettaglio anche i percorsi personalizzati per allievi disabili: percorsi formativi che mirano alla formazione di giovani che, per natura e caratteristiche della disabilità, non sarebbero nelle condizioni di raggiungere agevolmente il successo formativo all’interno dei normali percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.

Sono rivolti a sviluppare e potenziare le capacità cognitive, le conoscenze, le competenze professionali e le abilità possedute dagli studenti, nonché a favorire il loro inserimento socio-lavorativo e, inoltre, garantiscono l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale.

Hanno una durata massima di tre anni cui eventualmente può seguire un anno integrativo nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione del percorso.

Inoltre, parallelamente alla crescita psico-fisica dell’alunno e delle sue competenze e abilità, le Istituzioni Formative dovranno progressivamente inserire nei percorsi adeguati spazi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono a disposizione risorse pari a € 2.500.000,00.

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Nell’ambito dell’Asse V “Sviluppo urbano sostenibile” del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo di Sviluppo Regionale (FESR), Regione Lombardia ha attivato una strategia che mette a disposizione, attraverso un approccio multidisciplinare e un’integrazione sinergica di azioni, anche risorse del Programma Operativo finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per intervenire con azioni ad ampio spettro.

Ad interventi di riqualificazione edilizia ed urbanistica di quartieri di edilizia residenziale pubblica, si accompagnano azioni immateriali rivolte alle persone attraverso servizi di accompagnamento, di sostegno del tessuto sociale più fragile e di creazione di spazi dedicati alla promozione di processi di cittadinanza attiva al fine di garantire strategie per un complessivo miglioramento delle condizioni di contesto e di vita degli abitanti dell’area urbana del Comune di Bollate individuata da questo intervento.

Al fine di dare attuazione a questa strategia del POR FESR e del POR FSE, con DPGR n. 638 del 30/03/17 è stato approvato un Accordo di Programma tra Regione Lombardia (Autorità di Gestione), Comune di Bollate (Autorità Urbana e Organismo intermedio) e Aler Milano (proprietaria degli edifici ERP) ai sensi dell’art. 6 della L.R. 14/3/2003 n. 2, finalizzato alla realizzazione del Progetto di Sviluppo Urbano Sostenibile nel Comune di Bollate, accordo successivamente integrato con DAR n. 224 del 18/1/19.

Tra le azioni finanziate dal POR FSE 2014-2020, in capo all’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Bollate, è prevista l’Azione 9.1.3. “Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali il micro-credito e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro dedicate alla collettività”, finalizzata a promuovere opportunità di integrazione socio-lavorativa dei cittadini in difficoltà, favorendo la partecipazione a percorsi di inclusione attiva diretti a migliorare l’occupabilità delle persone molto svantaggiate, dei disabili e della popolazione a rischio di povertà e marginalità estrema.

Il Comune di Bollate sta concludendo le procedure per il perfezionamento di un Avviso pubblico pluri-fondo e multi-obiettivo, coniugando due azioni presenti nell’Accordo di Programma, ovvero l’azione POR FSE 9.1.3 “Sostegno a persone in difficoltà economica anche attraverso strumenti di ingegneria finanziaria” e l’azione POR FESR V.3.c.1.1 “Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato”, con l’obiettivo di realizzare cambiamenti sociali concreti e rilevanti per l’area ERP di Bollate.

L’intervento proposto dal Comune di Bollate rappresenta la prima vera sperimentazione di azione pluri-fondo attuata in Regione Lombardia a valere sul POR FSE e sul POR FESR e l’impatto sinergico di questi due fondi può sicuramente costituire l’elemento, non solo di innovazione ma di maggiore efficacia per il raggiungimento degli obiettivi che si pongono le due diverse azioni.

L’ Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto di sviluppo urbano sostenibile nell’area individuata prevede per questa Azione lo stanziamento di € 300.000,00 a valere sul POR FSE.

Nell’ambito dell’Asse V “Sviluppo urbano sostenibile” del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo di Sviluppo Regionale (FESR), Regione Lombardia ha attivato una strategia che mette a disposizione, attraverso un approccio multidisciplinare e un’integrazione sinergica di azioni, anche risorse del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (FSE) per intervenire con azioni ad ampio spettro.

Ad interventi di riqualificazione edilizia ed urbanistica di quartieri di edilizia residenziale pubblica, si accompagnano azioni immateriali rivolte alle persone attraverso servizi di accompagnamento, di sostegno del tessuto sociale più fragile e di creazione di spazi dedicati alla promozione di processi di cittadinanza attiva al fine di garantire strategie per un complessivo miglioramento delle condizioni di contesto e di vita degli abitanti del quartiere Lorenteggio.

Al fine di dare attuazione a questa strategia del POR FESR e del POR FSE, con DPGR n. 428 del 26/5/16 è stato approvato un Accordo di Programma tra Regione Lombardia (Autorità di Gestione), Comune di Milano (Autorità Urbana e Organismo intermedio) e Aler Milano (proprietaria degli edifici ERP) ai sensi dell’art. 6 della L.R. 14/3/2003 n. 2, finalizzato alla realizzazione del Progetto di Sviluppo Urbano sostenibile nel quartiere Lorenteggio di Milano, Accordo successivamente integrato con DAR n. 377 del 3/9/19.

Tra le azioni FSE per dare attuazione all’Asse V, in capo all’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Milano, è prevista l’Azione 9.1.3.“Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali il micro-credito e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro dedicate alla collettività”, finalizzata a promuovere opportunità di integrazione socio-lavorativa dei cittadini in difficoltà, favorendo la partecipazione a percorsi di inclusione attiva diretti a migliorare l’occupabilità delle persone molto svantaggiate, dei disabili e della popolazione a rischio di povertà e marginalità estrema.

In data 09/11/2018 con Determina Dirigenziale Rep. DD2R1 n. 97/2018 PG 0494885/2018 l’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Milano, ha approvato l’avviso pubblico per il finanziamento di un progetto finalizzato alla realizzazione di percorsi di inclusione attiva come attuazione dell’azione 9.1.3.

In data 28/1/2019 con Determina Dirigenziale Rep. Gen. DD2R1 n. 14/2019 PG 040675/2019 l’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Milano, ha approvato i lavori della Commissione di valutazione dando atto della valutazione finale e del punteggio assegnato alla proposta progettuale pervenuta da parte di Afol Metropolitana.

In coerenza con quanto previsto dal POR FSE, cui fa riferimento l'azione 9.1.3, i principali obiettivi di questo Progetto sono:

supportare le persone in condizione di fragilità temporanea, residenti nel quartiere Lorenteggio, a ricostruire una propria identità personale e professionale, una propria capacità decisionale e di auto-orientamento attivo, basata sul riconoscimento delle proprie competenze e sull’acquisizione di nuove;
realizzare interventi di politiche attive del lavoro per riqualificare le competenze di soggetti fragili;
sperimentare attività di sostegno economico per i residenti al fine di prevenire e ridurre le situazioni di temporanea difficoltà economica e vulnerabilità sociale con indennità di partecipazione ai percorsi di politiche attive che verranno realizzati.
L’ Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto di sviluppo urbano sostenibile nel quartiere Lorenteggio prevede per questa Azione lo stanziamento complessivo di € 1.000.000,00, di cui € 600.000,00 da destinare alle attività previste dal percorso di politica attiva e € 400.000,00 per indennità di partecipazione alle persone impegnate nelle stesse attività. Lo stanziamento di € 600.000,00 per le politiche attive consentirà di attivare percorsi di orientamento al lavoro e di formazione di diverso tipo e durata, modulati secondo le specifiche necessità dei destinatari.

I cittadini interessati alle attività previste dal Progetto possono rivolgersi al Corner Lorenteggio istituito presso il Centro per l’Impiego di via Pietro Strozzi 11 a Milano.

Le attività progettuali di Afol Metropolitana si concluderanno il 30 settembre 2021.

La d.g.r. 6912/2017 ha approvato i criteri per la definizione dell’Avviso pubblico per il finanziamento di Progetti per la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica in Lombardia con laboratori sociali, per la diffusione di una cultura della gestione sociale, per la sperimentazione di nuovi modelli di gestione sociale, come elemento comune che concorra al miglioramento dell’offerta dei servizi abitativi pubblici.

La d.g.r. 741/2018 ha approvato lo scorrimento della graduatoria e la relativa integrazione della dotazione finanziaria di € 4.151.154,84.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 7.827.051,51.

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DGR+741_2018.pdfPDF (135 Kb)
dgr+6912_2017.pdfPDF (445 Kb)

La d.g.r. 7765/2018 ha approvato per l’anno scolastico e formativo 2018/2019 la struttura del sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia e in dettaglio anche:

i percorsi personalizzati per allievi disabili: percorsi formativi che mirano alla formazione di giovani che, per natura e caratteristiche della disabilità, non sarebbero nelle condizioni di raggiungere agevolmente il successo formativo all’interno dei normali percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.
Sono rivolti a sviluppare e potenziare le capacità cognitive, le conoscenze, le competenze professionali e le abilità possedute dagli studenti, nonché a favorire il loro inserimento socio-lavorativo e, inoltre, garantiscono l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale.

Hanno una durata massima di tre anni cui eventualmente può seguire un anno integrativo nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione del percorso.

Inoltre, parallelamente alla crescita psico-fisica dell’alunno e delle sue competenze e abilità, le Istituzioni Formative dovranno progressivamente inserire nei percorsi adeguati spazi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono a disposizione risorse pari a € 9.585.000,00.

Documenti allegati

dgr+7765_2018.pdfPDF (2 Mb)

La d.g.r. 6426/2017 ha approvato per l’anno scolastico e formativo 2017/2018 la struttura del sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia e in dettaglio anche:

i percorsi personalizzati per allievi disabili: percorsi formativi che mirano alla formazione di giovani che, per natura e caratteristiche della disabilità, non sarebbero nelle condizioni di raggiungere agevolmente il successo formativo all’interno dei normali percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.
Sono rivolti a sviluppare e potenziare le capacità cognitive, le conoscenze, le competenze professionali e le abilità possedute dagli studenti, nonché a favorire il loro inserimento socio-lavorativo e, inoltre, garantiscono l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale.

Hanno una durata massima di tre anni cui eventualmente può seguire un anno integrativo nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione del percorso.

Inoltre, parallelamente alla crescita psico-fisica dell’alunno e delle sue competenze e abilità, le Istituzioni Formative dovranno progressivamente inserire nei percorsi adeguati spazi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono a disposizione risorse pari a € 9.585.000,00.

Documenti allegati

dgr+6426_2017.pdfPDF (2 Mb)

La d.g.r. 4872/2016 ha approvato per l’anno scolastico e formativo 2017/2018 la struttura del sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia e in dettaglio anche:

i percorsi personalizzati per allievi disabili: percorsi formativi che mirano alla formazione di giovani che, per natura e caratteristiche della disabilità, non sarebbero nelle condizioni di raggiungere agevolmente il successo formativo all’interno dei normali percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.
Sono rivolti a sviluppare e potenziare le capacità cognitive, le conoscenze, le competenze professionali e le abilità possedute dagli studenti, nonché a favorire il loro inserimento socio-lavorativo e, inoltre, garantiscono l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale.

Hanno una durata massima di tre anni cui eventualmente può seguire un anno integrativo nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione del percorso.

Inoltre, parallelamente alla crescita psico-fisica dell’alunno e delle sue competenze e abilità, le Istituzioni Formative dovranno progressivamente inserire nei percorsi adeguati spazi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono a disposizione risorse pari a € 5.587.500,00.

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dgr+4872_2016.pdfPDF (1 Mb)

La d.g.r. 2966/2020 modifica la d.g.r. 2564/2020, approva il riparto delle risorse a favore degli Ambiti dei Comuni e la proroga dei termini rinviando al 31 dicembre 2021 il termine per la conclusione delle attività e al 31 dicembre 2020 il termine per l'avvio dei percorsi di autonomia rivolti a persone anziane e disabili.

La d.g.r. 2564/2019 ha approvato l'implementazione del budget.

La d.g.r. 7487/2017 ha approvato di sviluppare la misura che prevede voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane fragili ed a sostenere percorsi di autonomia finalizzati all’inclusione sociale delle persone disabili:

garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità, la possibilità di permanere al domicilio consolidando o sviluppando l’autonomia personale e relazionale;
implementare, nelle persone disabili giovani ed adulte le competenze e le abilità finalizzate:all’inclusione sociale;
allo sviluppo dell’autonomia personale;
mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali.
Gli interventi di cui alla presente misura sono attuati da unità d’offerta/servizi a ciò dedicati, o da altri servizi similari, in ottica di risposta flessibile e modulabile, costruita sul bisogno individuale della persona.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 3.495.684,60.

La d.g.r. 2732/2019 ha approvato di avviare la prima applicazione del modello di intervento regionale integrato in favore di giovani adulti a grave rischio di marginalità relativamente alla seguenti Aree:

prevenzione e limitazione dei rischi nei luoghi del divertimento giovanile;
contrasto al disagio, attraverso la riduzione del danno e l'avvio e consolidamento di processi di inclusione sociale.
La d.g.r. 5672/2016 ha approvato di proseguire, a protezione della persona fragile e delle famiglie vulnerabili, con interventi riconducibili a misure che prevedono due tipologie di voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane ed a sostenere percorsi di autonomia ed inclusione sociale, in caso di persone disabili:

garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità socio economica, la possibilità di permanere al domicilio consolidando o sviluppando i livelli di relazioni sociali e di capacità di cura di sé e dell’ambiente domestico mediante l’attivazione di voucher che garantiscano l’integrazione/implementazione dell’attuale rete dei servizi.
Gli obiettivi specifici sono:

promuovere azioni per la presa in carico globale della persona attraverso la valutazione multidimensionale, la predisposizione del progetto individuale redatto in maniera condivisa, partecipata e corresponsabile;
potenziare il sostegno ai percorsi di autonomia delle persone anziane per garantire una migliore qualità della vita.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 12.111.510,00 (di cui  € 7.000.000,00 - d.g.r. 2732/2019 comprensiva delle iniziative dedicate agli anziani).

La d.g.r. 4155/2015 ha approvato la sperimentazione per l’attuazione di politiche integrate che vedano al centro le persone e le famiglie, riconoscendo ai soggetti in difficoltà ulteriori opportunità di accesso alle prestazioni in ambito sanitario, sociale e formativo per accrescere l’occupabilità.

Con questo obiettivo è stato identificato un complesso articolato di misure, che costituiscono la proposta per una via lombarda al reddito di autonomia:

politiche attive del lavoro;
politiche dell’istruzione, della formazione e del diritto allo studio;
politiche di inclusione sociale diversamente modulate secondo le diverse gradazioni del bisogno;
politiche abitative: sostegno ai nuclei familiari in difficoltà nel pagamento dell’affitto sul libero mercato;
politiche di co-partecipazione alla spesa sanitaria.
Gli obiettivi specifici sono:

garantire la permanenza nel proprio luogo di vita il più a lungo possibile;
rendere accessibile la fruizione di servizi/prestazioni a persone che diversamente, anche a causa di una situazione di deprivazione economica, non avrebbero accesso;
l'implementazione di risposte integrate, flessibili e modulabili attraverso il sistema a voucher, garantendo la libertà di scelta del cittadino.
La d.g.r. 4152/2015 ha approvato l’erogazione di:

un contributo economico una tantum per sostenere la famiglia nel percorso di crescita del bambino;
due tipologie di voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane e, in caso di persone disabili, a sostenere percorsi di autonomia ed inclusione sociale.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 1.075.200,00.

Documenti allegati

dgr+4155_2015.pdfPDF (247 Kb)
dgr+4152_2015.pdfPDF (305 Kb)

La d.g.r. 7773/2018 ha approvato la sperimentazione di nuova misura che promuova l’attivazione di percorsi di inclusione attiva di persone in condizione di vulnerabilità e disagio, cioè di una fascia di popolazione eterogenea che, pur partendo da condizioni diverse di inclusione sociale e lavorativa, condivide un bisogno comune di “adattamento/riadattamento” all’attività formativa e/o occupazionale.

I soggetti beneficiari sono le partnership con Comuni singoli o Associati (Enti capofila) in collaborazione con Enti Accreditati per la formazione ed il lavoro, Organizzazioni del Terzo Settore iscritte ai registri regionali o nazionali o ad analoghi elenchi regionali/nazionali con almeno due anni di esperienza nel campo, Enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese con almeno due anni di esperienza nel campo. La composizione minima del partenariato prevede la presenza obbligatoria di:

Comune singolo o Associato.
Ente Accreditato per la formazione ed il lavoro.
Organizzazione del Terzo Settore iscritta ai registri regionali o nazionali o ad analoghi elenchi regionali/nazionali con almeno due anni di esperienza nel campo ovvero Ente riconosciuto delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese con almeno due anni di esperienza nel campo.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 10.000.000,00.

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dgr+7773_2018.pdfPDF (222 Kb)

La d.g.r. 6082/2016 ha approvato gli obiettivi, gli interventi, le risorse finanziarie, i territori e le procedure necessarie a dare attuazione agli interventi di accompagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (minori e adulti) al fine di garantire un completamento di tutto il territorio regionale.

Gli obiettivi specifici sono:

definizione integrata di un progetto propedeutico al reinserimento socio lavorativo della persona;
miglioramento delle competenze formali e informali e accompagnamento all’inserimento lavorativo;
sostegno e potenziamento delle reti territoriali per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria
sostegno allo sviluppo di percorsi di autonomia;
sostegno alla persona attraverso una offerta di accoglienza temporanea di carattere abitativo;
sostegno alla persona nel recupero delle relazioni sociali con la comunità di riferimento, del proprio ruolo sociale, nel ricostruire un senso di appartenenza, con particolare attenzione alla fase delle dimissioni e immediatamente successiva.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 921.669,00.

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dgr+6082_2016.pdfPDF (444 Kb)

La d.g.r. 5456/2016 ha approvato gli interventi, le risorse finanziarie e le procedure necessarie a dare attuazione agli interventi di accompagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (minori e adulti) e per l’implementazione dei programmi di giustizia riparativa.

Gli obiettivi specifici sono:

la definizione integrata di un progetto propedeutico al reinserimento socio lavorativo della persona;
il miglioramento delle competenze formali e informali e accompagnamento all’inserimento lavorativo;
il sostegno e potenziamento delle reti territoriali per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria
il sostegno allo sviluppo di percorsi di autonomia;
il sostegno alla persona attraverso una offerta di accoglienza temporanea di carattere abitativo 6) sostegno alla persona nel recupero delle relazioni sociali con  la comunità di riferimento, del proprio ruolo sociale, nel ricostruire un senso di appartenenza, con particolare attenzione alla fase delle dimissioni e immediatamente successiva.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 8.998.531,00.

La d.g.r. 1122/2018, in continuità con i precedenti Avvisi di cui alla delibera n. 5456/2016, ha approvato la misura con l'obiettivo di consolidare e capitalizzare l’attuazione di percorsi fondati su un approccio integrato e sulla valorizzazione del coinvolgimento attivo della comunità e della rete degli attori territoriali.

La d.g.r. 1792/2019 ha approvato l'incremento di risorse di ulteriori € 1.400.000,00 di cui € 400.000,00 a valere sulle risorse del POR FSE, Asse II e € 1.000.000,00 a valere su risorse autonome regionali.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 5.4000.000,00, di cui 4.400.000,00 a valere sulle risorse del POR FSE.

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dgr+5456_2016.pdfPDF (714 Kb)
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La d.g.r. 7601/2017 ha approvato una nuova misura che, in un arco di tempo limitato, garantisca la realizzazione di interventi utili a fornire gli elementi di base per la stabilizzazione di quanto emerso dalla realizzazione e capitalizzazione delle iniziative sperimentali a favore di giovani e adulti in situazione di marginalità ed esclusione sociale, mediante azioni riconducibili alle seguenti aree di intervento:

MEDIAZIONE SOCIALE - Obiettivo specifico: promuove la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità locale - nelle sue diverse forme – attraverso iniziative e attività di sostegno alla vivibilità ed alla socializzazione, promuovendo l’idea del vicinato come “solidarietà attiva”, affrontando i conflitti laddove questi si manifestano.
PREVENZIONE E LIMITAZIONE DEI RISCHI - Obiettivo specifico: garantisce azioni preventive e di limitazione dei rischi, prevalentemente legati al consumo di sostanze, a favore di giovani individuabili, di norma, nei luoghi di aggregazione e divertimento, inclusi i contesti a rischio di illegalità.
AGGANCIO E RIDUZIONE DEL DANNO - Obiettivo specifico: garantisce la presa in carico sociale delle situazioni di bisogno individuali di riduzione del danno derivante da una situazione di precarietà ed emarginazione conclamata, anche per abuso di sostanze. Si caratterizza per essere luogo di “tregua” dalla strada, ricopre un ruolo neutro “non istituzionalizzato” di primo contatto per le persone in difficoltà al fine di condurle, se del caso, verso servizi più specifici.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 5.000.000,00.

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La d.g.r. 1668/2019 ha approvato “NIDI GRATIS 2019-2020" , che rappresenta un sostegno alle famiglie diretto ad azzerare, ad integrazione delle agevolazioni tariffarie già previste dai Comuni, la retta altrimenti dovuta dai genitori per la frequenza del proprio figlio/a in nidi e micronidi ammessi alla Misura.

La d.g.r. 1828/2019 ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Lombardia e Anci Lombardia per il supporto ai Comuni aderenti alla realizzazione della misura “Nidi Gratis 2019-2020”.

La d.g.r. 1862/2019 ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e il Comune di Cinisello Balsamo per la realizzazione della sperimentazione della blockchain alla misura “Nidi gratis 2019 – 2020”.

La d.g.r. 2217/2019 ha approvato di integrare la dotazione finanziaria per un importo pari ad € 5.200.000,00.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 42.200.000,00.

La d.g.r. 4/2018 ha approvato l'ampliamento della Misura “NIDI GRATIS 2018-2019" e la d.g.r. 1048/2018 un incremento della dotazione finanziaria di € 3.800.000,00.

La Misura rappresenta un sostegno alle famiglie diretto ad azzerare, ad integrazione delle agevolazioni tariffarie già previste dai Comuni, la retta altrimenti dovuta dai genitori per la frequenza del proprio figlio/a in nidi e micronidi ammessi alla Misura.

La d.g.r. 2217/2019 ha approvato di integrare la dotazione finanziaria per un importo pari ad € 2.075.000,00.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 41.000.000,00.

La d.g.r. 6716/2017 ha approvato la Misura “NIDI GRATIS 2017-2018" che ha l'obiettivo di:

favorire la possibilità per i genitori, ed in particolare per le madri, di inserirsi o reinserirsi o permanere nel mondo del lavoro dopo la gravidanza, assicurando la frequenza del bimbo all’asilo nido, in ottica di conciliazione tra tempo dedicato alla cura / tempo di lavoro;
favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socioeducativi a ciclo diurno e promuoverne la qualità.
La d.g.r. 645/2018 ha approvato un incremento della dotazione finanziaria di € 3.000.000,00 (a valere su fondi regionali).

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 32.000.000,00.

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La d.g.r. 7602/2017 ha approvato la realizzazione di un modello d’intervento flessibile e integrato con le risorse del territorio mediante la fruizione di voucher, in risposta alle difficoltà e alle problematiche di disagio sociale di giovani e adolescenti e delle loro famiglie nei territori delle 8 ATS lombarde (Bergamo, Brescia, Insubria, Brianza, Valpadana, Montagna, Pavia, Città Metropolitana).

L’adozione di un modello di intervento flessibile e integrato offre risposte innovative alle difficoltà e alle problematiche di disagio sociale degli adolescenti e delle loro famiglie. In quest’ottica è fondamentale identificare, in maniera puntuale, il bisogno dell’adolescente e della sua famiglia adottando una metodologia adeguata definibile “osservazione partecipata”, una metodologia che garantisca all’adolescente di “essere ascoltato” e di diventare protagonista nel contrastare la sua situazione di disagio.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 6.000.000,00.

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La d.g.r. 6300/2017 ha approvato i criteri per la definizione dell’Avviso pubblico per il finanziamento dei progetti per il potenziamento dell'offerta di servizi per l'infanzia e l'adolescenza a supporto della conciliazione vita-lavoro per le annualità 2017/2018.

I progetti dovranno riguardare lo sviluppo, il consolidamento o la qualificazione di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza volti a ottimizzare le politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, individuati tra le seguenti tipologie:

SERVIZI DI ASSISTENZA E CUSTODIA rivolti a minori a supporto del caregiver familiare;
SERVIZI PER LA GESTIONE DEL PRE - E POST SCUOLA E DEI PERIODI DI CHIUSURA SCOLASTICA (grest e oratori estivi, doposcuola, ecc..);
SERVIZI DI SUPPORTO PER LA FRUIZIONE DI ATTIVITA’ NEL TEMPO LIBERO a favore di minori (es. accompagnamento e fruizione di attività sportive e ludiche, visite a parchi/musei, ecc…).
La proposta progettuale potrà inoltre sviluppare, in aggiunta e solo in modo funzionale al rafforzamento dell’efficacia di una o più delle tipologie sopra descritte, anche:

ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE/SENSIBILIZZAZIONE/ORIENTAMENTO finalizzate ad accompagnare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici con responsabilità di cura nell’accesso e nella fruizione dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza del territorio.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 4.992.993,39.

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La d.g.r. 2564/2019 ha approvato l'implementazione del budget.

La d.g.r. 7487/2017 ha approvato di sviluppare la misura che prevede voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane fragili ed a sostenere percorsi di autonomia finalizzati all’inclusione sociale delle persone disabili.

Le finalità sono:

garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità, la possibilità di permanere al domicilio consolidando o sviluppando l’autonomia personale e relazionale;
implementare, nelle persone disabili giovani ed adulte le competenze e le abilità finalizzate:all’inclusione sociale;
allo sviluppo dell’autonomia personale;
mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali.
Gli interventi della presente misura sono attuati da unità d’offerta/servizi a ciò dedicati, o da altri servizi similari, in ottica di risposta flessibile e modulabile, costruita sul bisogno individuale della persona.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 3.515.899,05.

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La d.g.r. 4155/2015 ha approvato la sperimentazione per l’attuazione di politiche integrate che vedano al centro le persone e le famiglie, riconoscendo ai soggetti in difficoltà ulteriori opportunità di accesso alle prestazioni in ambito sanitario, sociale e formativo per accrescere l’occupabilità.

Con questo obiettivo è stato identificato un complesso articolato di misure, che costituiscono la proposta per una via lombarda al reddito di autonomia:

politiche attive del lavoro;
politiche dell’istruzione, della formazione e del diritto allo studio;
politiche di inclusione sociale diversamente modulate secondo le diverse gradazioni del bisogno;
politiche abitative: sostegno ai nuclei familiari in difficoltà nel pagamento dell’affitto sul libero mercato;
politiche di co-partecipazione alla spesa sanitaria.
Gli obiettivi specifici sono:

garantire la permanenza nel proprio luogo di vita il più a lungo possibile;
rendere accessibile la fruizione di servizi/prestazioni a persone che diversamente, anche a causa di una situazione di deprivazione economica, non avrebbero accesso;
l'implementazione di risposte integrate, flessibili e modulabili attraverso il sistema a voucher, garantendo la libertà di scelta del cittadino.
La d.g.r. 4152/2015 ha approvato l’erogazione di:

un contributo economico una tantum per sostenere la famiglia nel percorso di crescita del bambino;
due tipologie di voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane e, in caso di persone disabili, a sostenere percorsi di autonomia ed inclusione sociale.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 426.416,00.

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La d.g.r. 2732/2019 ha approvato di avviare la prima applicazione del modello di intervento regionale integrato in favore di giovani adulti a grave rischio di marginalità relativamente alla seguenti Aree:

prevenzione e limitazione dei rischi nei luoghi del divertimento giovanile
contrasto al disagio, attraverso la riduzione del danno e l'avvio e consolidamento di processi di inclusione sociale.
La d.g.r. 5672/2016 ha approvato di proseguire, a protezione della persona fragile e delle famiglie vulnerabili, con interventi riconducibili a misure che prevedono due tipologie di voucher mensili finalizzati rispettivamente ad assicurare l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane ed a sostenere percorsi di autonomia ed inclusione sociale, in caso di persone disabili.

Li obiettivi specifici sono:

promuovere azioni per la presa in carico globale della persona attraverso la valutazione multidimensionale, la predisposizione del progetto individuale redatto in maniera condivisa, partecipata e corresponsabile;
potenziare il sostegno ai percorsi di autonomia delle persone anziane per garantire una migliore qualità della vita.
Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 12.157.769,00 (di cui  € 7.000.000,00 - d.g.r. 2732/2019 comprensiva delle iniziative dedicate agli anziani).

La D.g.r. n. 5183 del 6 settembre 2021 definisce i criteri dell'Avviso pubblico per l'attuazione di nuovi progetti di innovazione sociale e di welfare locale nei quartieri di edilizia residenziale (ERP) di Milano.

Le risorse complessive stanziate per questa misura, a favore di A.L.E.R. di Milano, sono pari a 1.500.000,00 Euro e trovano copertura a valere sul POR FSE 2014-2020, Asse II, Azione 9.4.2.

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La d.g.r. 2717/2019 ha approvato i criteri per la definizione dell’avviso pubblico per l’attuazione di Programmi integrati di innovazione sociale e welfare locale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica (ERP) di Milano.

Nell’ambito dell’Accordo di programma tra Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalizzato alla realizzazione di programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale, la linea di intervento prevede, tra l’altro, uno stanziamento di 6 Mln € a valere sulle risorse POR-FSE dell’Asse II “Inclusione sociale e lotta alla povertà” per i comuni classificati a fabbisogno abitativo acuto.

Il comune di Milano, ai sensi della programmazione regionale, è l’unico comune classificato a fabbisogno abitativo acuto, pertanto l’ambito territoriale di intervento per l’attuazione dei Programmi integrati è quello della città di Milano.

I sopracitati Programmi intervengono sul patrimonio edilizio pubblico destinato ai servizi abitativi pubblici (SAP) e sono finalizzati allo sviluppo di progettualità in grado di coniugare la dimensione abitativa con la qualità sociale dello spazio urbano attraverso l’integrazione e la valorizzazione di funzioni e servizi in ambito sociale, educativo, sociosanitario e culturale.

In particolare, le progettualità dei Programmi integrati dovranno ricadere in specifici quartieri, individuati dai soggetti attuatori, in modo funzionale rispetto ai bisogni sociali.

I soggetti destinatari sono le persone e i nuclei familiari, in condizioni di vulnerabilità e disagio sociale, assegnatari di alloggi destinati a servizio abitativo pubblico (SAP) nei quartieri di edilizia residenziale pubblica di Milano, oggetto di intervento.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 6.000.000,00.

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Nell’ambito dell’Asse V “Sviluppo urbano sostenibile” del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo di Sviluppo Regionale (FESR), Regione Lombardia ha attivato una strategia che mette a disposizione, attraverso un approccio multidisciplinare e un’integrazione sinergica di azioni, anche risorse del Programma del Fondo Sociale Europeo (FSE) per intervenire con azioni ad ampio spettro.

Ad interventi di riqualificazione edilizia ed urbanistica di quartieri di edilizia residenziale pubblica, si accompagnano azioni immateriali rivolte alle persone attraverso servizi di accompagnamento, di sostegno del tessuto sociale più fragile e di creazione di spazi dedicati alla promozione di processi di cittadinanza attiva al fine di garantire strategie per un complessivo miglioramento delle condizioni di contesto e di vita degli abitanti dell’area urbana del Comune di Bollate individuata da questo intervento.

Al fine di dare attuazione a questa strategia del POR FESR e del POR FSE, con DPGR n. 638 del 30/03/17 è stato approvato un Accordo di Programma tra Regione Lombardia (Autorità di Gestione), Comune di Bollate (Autorità Urbana e Organismo intermedio) e Aler Milano (proprietaria degli edifici ERP) ai sensi dell’art. 6 della L.R. 14/3/2003 n. 2, finalizzato alla realizzazione del Progetto di Sviluppo Urbano Sostenibile nel Comune di Bollate, accordo successivamente integrato con DAR n. 224 del 18/1/19.

Tra le azioni finanziate a valere sul FSE, in capo all’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Bollate, è prevista l’Azione 9.4.2. “Servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito nell’ambito della sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi finalizzati a soddisfare i bisogni di specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragilità socio-economica”, finalizzata a promuovere forme di inclusione sociale, attraverso la definizione di percorsi di coinvolgimento nella trasformazione dell’area urbana delimitata territorialmente dalle vie Verdi, Vittorio Veneto, Madonna Speranza, Leone XIII, Trento e Repubblica del Comune di Bollate, caratterizzata da un tessuto sociale multietnico, che, anche attraverso processi di mediazione culturale, possano accrescere il senso di appartenenza alla città.

La realizzazione dell’Azione 9.4.2 prevede l’avvio di un Laboratorio Sociale, un Servizio di prossimità vicino ai cittadini capace di offrire attività di informazione, comunicazione, interazione, mediazione dei conflitti, intercettazione di bisogni e di potenzialità, in un processo di trasformazione complessivo non semplice e non facile.

Il Servizio attivato, finalizzato anche al rafforzamento dell’efficacia dei servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito, è sede operativa dalla quale si sviluppano le varie fasi di intervento e si realizzano in parte le attività; esso rappresenta inoltre un “Servizio di prossimità e di presidio territoriale locale”, volto a promuovere azioni di inclusione sociale a sostegno dei soggetti-target caratterizzati da fragilità sociale ed economica e ridurre il disagio abitativo. È altresì un punto di ascolto dei bisogni dei residenti del quartiere e di raccolta delle segnalazioni, un luogo dove governare i processi e assistere gli inquilini oggetto di mobilità, in relazione al frazionamento di alcuni alloggi del patrimonio di edilizia pubblica di ALER Milano.

Lo spazio all’interno del quale dovrà organizzarsi l’attività del Laboratorio Sociale sarà messo a disposizione gratuitamente da ALER Milano e sarà ubicato presso l’alloggio n. 171 di via Turati, 40 a Bollate.

In coerenza con quanto previsto dal POR FSE, cui fa riferimento l'azione 9.4.2, i principali obiettivi di questo Servizio sono:

supportare e informare sul complessivo processo di rigenerazione urbana e sociale in corso, in stretto allineamento e collaborazione con i referenti del Comune;
responsabilizzare e offrire occasioni formative agli abitanti ERP per una riduzione dei consumi ed una migliore fruizione e cura degli alloggi;
avviare un percorso sinergico che consenta, attraverso l’individuazione di competenze tra i residenti, l’attuazione dell’azione POR FSE 9.1.3 “Sostegno alle persone in temporanea difficoltà economica”;
offrire servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito ed alla gestione del budget familiare;
sperimentare nuovi modelli sociali e abitativi finalizzati a soddisfare i bisogni dei nuclei più fragili.
L’ Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto di sviluppo urbano sostenibile nell’area individuata prevede per questa Azione lo stanziamento di € 250.000,00.

Il Comune di Bollate, dopo aver messo a gara l’appalto per la progettazione e l’affidamento del Servizio di gestione e sviluppo del Laboratorio Sociale, sta ora valutando le offerte ammesse dalla commissione giudicatrice.

Nell’ambito dell’Asse V “Sviluppo urbano sostenibile” del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo di Sviluppo Regionale (FESR), Regione Lombardia ha attivato una strategia che mette a disposizione, attraverso un approccio multidisciplinare e un’integrazione sinergica di azioni, anche risorse del Programma del Fondo Sociale Europeo (FSE) per intervenire con azioni ad ampio spettro.

Ad interventi di riqualificazione edilizia ed urbanistica di quartieri di edilizia residenziale pubblica, si accompagnano azioni immateriali rivolte alle persone attraverso servizi di accompagnamento, di sostegno del tessuto sociale più fragile e di creazione di spazi dedicati alla promozione di processi di cittadinanza attiva al fine di garantire strategie per un complessivo miglioramento delle condizioni di contesto e di vita degli abitanti del quartiere Lorenteggio.

Al fine di dare attuazione a questa strategia del POR FESR e del POR FSE, con DPGR n. 428 del 26/5/16 è stato approvato un Accordo di Programma tra Regione Lombardia (Autorità di Gestione), Comune di Milano (Autorità Urbana e Organismo intermedio) e Aler Milano (proprietaria degli edifici ERP) ai sensi dell’art. 6 della L.R. 14/3/2003 n. 2, finalizzato alla realizzazione del Progetto di Sviluppo Urbano sostenibile nel quartiere Lorenteggio di Milano, accordo successivamente integrato con DAR n. 377 del 3/9/19.

Tra le azioni finanziate a valere del POR FSE, in capo all’Autorità Urbana/Organismo Intermedio - Comune di Milano, è prevista l’Azione 9.4.2. “Servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito nell’ambito della sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi finalizzati a soddisfare i bisogni di specifici soggetti-target caratterizzati da specifica fragilità socio-economica”, finalizzata a promuovere forme di inclusione sociale, attraverso la definizione di percorsi di coinvolgimento nella trasformazione del quartiere oggetto di questo intervento, caratterizzato da un tessuto sociale multietnico, che, anche attraverso processi di mediazione culturale possano accrescere il senso di appartenenza alla città.

La realizzazione dell’Azione 9.4.2 prevede l’avvio di un Laboratorio Sociale, un Servizio di prossimità vicino ai cittadini capace di offrire attività di informazione, comunicazione, interazione, mediazione dei conflitti, intercettazione di bisogni e di potenzialità, in un processo di trasformazione complessivo non semplice e non facile.

Attività che, in coerenza con quanto previsto dal POR FSE, cui fa riferimento l'azione 9.4.2, si declinano in:

supporto nel complessivo processo di rigenerazione urbana del quartiere Lorenteggio;
promozione dell’aggregazione degli abitanti e del senso di appartenenza, assicurare l’ascolto e la partecipazione degli abitanti nei contesti locali, facilitare la presa in carico delle situazioni problematiche, avviare forme di mediazione sociale, accompagnamento culturale e intermediazione linguistica, dedicati alla prevenzione delle conflittualità tra culture;
miglioramento dei rapporti di vicinato, di collaborazione e di reciproco aiuto fra gli abitanti per avviare percorsi innovativi di gestione sociale (abitare assistito);
promozione della partecipazione attiva degli abitanti e dei soggetti locali alle scelte di trasformazione del quartiere;
supporto al processo di mobilità degli inquilini ed accompagnamento nel percorso di inserimento delle famiglie residenti e/o dei nuovi nuclei familiari negli alloggi recuperati e/o di nuova costruzione.
L’ Accordo di Programma per l’attuazione del Progetto di sviluppo urbano sostenibile del quartiere Lorenteggio sopra menzionato prevede per questa Azione lo stanziamento di € 950.000,00, la cui attuazione operativa è in capo al Comune di Milano che ha bandito una gara con determina a contrarre n. 203 del 9/11/18 per l’acquisizione di un servizio.

Il servizio, aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (R.T.I.) il cui capofila è la Società Cooperativa Spazio Aperto Servizi, per un importo pari a € 918.689,82 Iva esclusa, ha sede presso gli spazi a piano terra nel cuore del quartiere (via Paolo Segneri 3/1 angolo via Giambellino 150), messi a disposizione da ALER Milano a seguito di una ristrutturazione i cui costi sono stati sostenuti da Regione Lombardia e la cui inaugurazione è avvenuta il 18 luglio 2019.

Il servizio sarà attivo per 36 mesi.

La d.g.r. 3542/2015 ha approvato l'attivazione di un servizio di assistenza tecnica inerente le “Attività propedeutiche al servizio di accompagnamento sociale finalizzate alla redazione del master plan del quartiere Lorenteggio in Milano nell’ambito dei progetti di sviluppo urbano sostenibile nell’area milanese a valere sui POR FSER ed FSE di Regione Lombardia ed in coordinamento con il PON METRO.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 40.260,00.

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La d.g.r. 6343/2017 ha approvato la misura atta a consolidare e implementare processi virtuosi di inclusione sociale a livello della comunità che, in un arco di tempo limitato, capitalizzi quanto realizzato nelle stesse aree territoriali e di intervento delle iniziative sperimentali a favore di giovani e adulti in situazione di grave marginalità:

  • Area di intervento 1 MEDIAZIONE
    Obiettivo specifico: perseguire, attraverso il coinvolgimento dei membri della comunità, cambiamenti a livello locale in contesti caratterizzati da tensioni connesse a situazione di degrado e disagio. Affrontare precocemente e preventivamente situazioni di fragilità sociale a livello individuale o familiare, nonché tensioni sociali.
  • Area di intervento 2 PREVENZIONE E LIMITAZIONE DEI RISCHI
  • Obiettivo specifico: garantire azioni preventive per tutti quei soggetti che, per svariati motivi, sono coinvolti in situazioni di rischio di esclusione sociale (difficoltà relazionali, disagio abitativo e sociale, abuso di sostanze ecc.), con particolare riferimento alle fasce giovanili più fragili della popolazione, maggiormente a rischio di marginalità anche a causa di consumo di sostanze.
    Area di intervento 3 AGGANCIO E RIDUZIONE DEL DANNO
    Obiettivo specifico: garantire la presa in carico sociale delle situazioni di bisogno individuali di riduzione del danno derivante da una situazione di precarietà ed emarginazione conclamata, anche per abuso di sostanze. Facilitare l’accesso alla rete dei servizi d’aiuto e ridurre l’impatto che le manifestazioni di disagio presenti a livello territoriale (anche in conseguenza alla difficoltà di accesso ai servizi “classici”) possono generare nella comunità locale (insicurezza, tensioni, peggioramento della vivibilità del territorio e della fruizione di luoghi pubblici).
    Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 1.191.489,00.

Documenti allegati

dgr+6343_2017.pdfPDF (602 Kb)

La d.g.r. 5289/2016 ha approvato la misura al fine di assicurare:

uniformità negli standard di qualità dell’offerta della rete dei servizi territoriali;
risposte adeguate alla crescente domanda di sostegno proveniente da tutto il territorio regionale, sempre con riferimento alle Aree Urbane di cui alla d.c.r. n. 456/2014;
l’opportunità di accesso ad interventi e servizi idonei a chiunque sia in condizioni di bisogno nelle diverse aree territoriali.
L'obiettivo del presente atto è la diminuzione delle tensioni sociali in situazioni ed in contesti di rischio e fragilità, innescando processi virtuosi di inclusione sociale a livello della comunità, offrendo opportunità, in un tempo dato, di presa in carico per il recupero e la riduzione del danno nell’ottica di assunzione di responsabilità individuale e consapevole:

  • Area di intervento 1 MEDIAZIONE
    Obiettivo specifico: persegue, attraverso il coinvolgimento dei membri della comunità, cambiamenti a livello locale in contesti caratterizzati da tensioni connesse a situazione di degrado e disagio. Affrontare precocemente e preventivamente situazioni di fragilità sociale a livello individuale o familiare, nonché tensioni sociali.
  • Area di intervento 2 LIMITAZIONE DEI RISCHI
    Obiettivo specifico: Favorisce processi di inclusione di tutti i soggetti che per svariati motivi sono coinvolti in situazioni di rischio di esclusione sociale (difficoltà relazionali, disagio abitativo e sociale, abuso di sostanze ecc.), con particolare riferimento alle fasce giovanili più fragili della popolazione (inoccupati, disoccupati, immigrati, ecc.) ed alle conseguenze dell’abuso di sostanze.
  • Area di intervento 3 AGGANCIO E INCLUSIONE
    Obiettivo specifico: garantisce la presa in carico sociale delle situazioni di bisogno (individuali, familiari, territoriali) in un’ottica di inclusione sociale, di tutela della salute e di promozione di un’azione comunitaria coesiva, di riduzione dei danni e di facilitazione nell’accesso alla rete dei servizi d’aiuto. Riduce l’impatto che le manifestazioni di disagio presenti a livello territoriale (anche in conseguenza alla difficoltà di accesso ai servizi “classici”) possono generare nella comunità locale (insicurezza, tensioni, peggioramento della vivibilità del territorio e della fruizione di luoghi pubblici).
    Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 1.076.076,00.

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dgr+5289_2016.pdfPDF (504 Kb)

La d.g.r. 3206/2015 ha approvato gli elementi essenziali che caratterizzano le componenti in cui si articolano gli interventi psico-socio-educativi che possano indirizzare verso percorsi inclusivi sia gli adolescenti a grave rischio di marginalità che giovani o persone abusatori di sostanze, favorendo la capacità dei servizi di operare con interventi a più ampio raggio e di svolgere azioni di riduzione dei rischi e danni, per gli anni 2015 e 2016.

L'obiettivo è potenziare la finalità inclusiva dei percorsi territoriali mediante la realizzazione di un modello d’intervento flessibile e integrato con le risorse del territorio, in risposta alle difficoltà e alle problematiche di rischio educativo delle famiglie con giovani e adolescenti in difficoltà di età compresa fra i 13 e i 25 anni.

I destinatari sono le famiglie con adolescenti o giovani tra i 13 e i 25 anni (art. 5 del decreto legge 26 giugno 2014, n. 92) in condizioni di difficoltà derivanti da:

  • abbandono scolastico (fallimenti scolastici/formativi);
  • disagio psicologico e relazionale, blocchi del processo evolutivo (relazioni familiari difficili, eventi di vita stressanti, devianza e coinvolgimento in gruppi a rischio, agiti autolesivi, ideazione suicidaria; attacchi di panico e disturbi somatici);
  • uso e abuso di sostanze (consumo non occasionale di alcol e droghe), isolamento sociale (scarsa capacità di adattamento, presenza di problemi psicologici, problemi comportamentali);
  • problemi con la giustizia (comportamenti antisociali, delinquenziali, distruttivi, problemi di tipo penale o amministrativo per reati come risse o detenzione illegale di stupefacenti).

Le tipologie prevalenti dei giovani/adolescenti rispetto ad alcune caratteristiche sociologiche:

  • adulti‐giovani agli esordi della propria autonomia di vita/relazione;
  • giovanissimi consumatori 13/18 anni e per questo possibili abusatori, anche se non percepiti come tali dal contesto;
  • giovani con problematiche antisociali e/o psichiatriche;
  • giovani‐adulti 18/25 anni, abusatori “dall’adolescenza allungata”, ancora in famiglia/casa.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 1.753.952,00.

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dgr+3206_2015.pdfPDF (261 Kb)

La d.g.r. 2022/2019 ha approvato la pressa d'atto dell'Accordo stipulato con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per la promozione di una programmazione condivisa relativa ad interventi d'inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale e relativa modifica ed integrazione dell'allegato b) della d.g.r. 5456/2016.

La d.g.r. 5456/2016 ha approvato gli obiettivi, gli interventi, le risorse finanziarie e le procedure necessarie a dare attuazione agli interventi di accompagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (minori e adulti) e per l’implementazione dei programmi di giustizia riparativa.

Gli obiettivi specifici sono:

definizione integrata di un progetto propedeutico al reinserimento socio lavorativo della persona;
miglioramento delle competenze formali e informali e accompagnamento all’inserimento lavorativo;
sostegno e potenziamento delle reti territoriali per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria
sostegno allo sviluppo di percorsi di autonomia;
sostegno alla persona attraverso una offerta di accoglienza temporanea di carattere abitativo;
sostegno alla persona nel recupero delle relazioni sociali con la comunità di riferimento, del proprio ruolo sociale, nel ricostruire un senso di appartenenza, con particolare attenzione alla fase delle dimissioni e immediatamente successiva.
I destinatari degli interventi sono persone, sempre più spesso, caratterizzate ad una condizione di multiproblematicità che necessita di risposte/soluzioni articolate che coordinino interventi specialistici con il progetto di “ricostruzione” di vita più ampio.

Le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative ammontano a € 1.000.000,00.

Documenti allegati

dgr+5456_2016.pdfPDF (714 Kb)

Regione Lombardia con la DGR 493 del 2 agosto 2018 ha avviato il percorso che porterà al finanziamento nelle aree interne di 9 progetti per un totale di 1,93 milioni di euro. 

I progetti dovranno promuovere la conciliazione vita lavoro e l'inclusione attiva, sostenendo gli abitanti delle aree intere e le famiglie attraverso interventi: per la disabilità e la non autosufficienza, per il sostegno degli anziani, Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale, ed Interventi per le famiglie. 

Tali operazioni, coerenti con una più ampia strategia di sviluppo socio-economico dei territori delle aree interne, saranno rafforzate dagli sforzi fatti a favore dell'occupazione e della valorizzazione delle risorse naturali e culturali delle aree, in un'ottica di sviluppo, integrata e place based. 

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DGR-493_2018.pdfPDF (991 Kb)

Regione Lombardia con decreto n. 7560 del 03/06/2021 poi modificato con decreto  n. 9516 del 12 luglio 2021, ha ammesso a finanziamento € 116.792.020,03  per gli interventi relativi all’operazione “Cassa integrazione in deroga” a valere sul POR FSE Lombardia 2014-2020, Priorità d’investimento 9.iv “Servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale”, Obiettivo specifico 9.8 “Interventi emergenziali COVID-19”, Azione 9.8.1 “Misura di politica passiva mediante il ricorso al finanziamento alla Cassa Integrazione in Deroga (CIGD)”, nei limiti dell’allocazione di € 168.500.000,00 previsti per gli ammortizzatori sociali (CIGD), misura emergenziale attivata in risposta all’emergenza da COVID-19, mediante la riprogrammazione del POR FSE 2014-2020 approvata con Decisione della Commissione C(2020)7664 del 9 novembre 2020. La restante parte di € 51.707.979,97 è stata imputata a valere sull’Azione 8.6.1 “Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale” presente “ab origine” nel POR FSE 2014-2020.

Ciò rappresenta la conclusione di un percorso che è stato avviato per far fonte agli effetti socio - sanitari generati della pandemia Covid-19, che hanno messo a dura prova la tenuta del sistema socio-sanitario e generato, a causa delle severe misure di contrasto necessarie a limitarne le conseguenze, un ampio quadro di instabilità socioeconomica che ha interessato tutto il territorio.

La Commissione europea, con i due Regolamenti (UE) 2020/460 e 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha introdotto ampi margini di flessibilità nei regolamenti dei fondi strutturali, finalizzati a favorire l’utilizzo delle risorse europee in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria, economica e sociale. Per massimizzare le risorse europee da utilizzare per l’emergenza, Regione Lombardia ha aderito alla proposta avanzata nell’ambito delle politiche nazionali per la coesione territoriale contribuendo alla sottoscrizione di un accordo tra Governo e Regione Lombardia, frutto delle modifiche adottate dalla Commissione europea e delle norme contenute nel DL “Cura Italia” e nel DL “Rilancio”.

Con il DL “Cura Italia”, convertito dalla Legge 24 aprile 2020 n. 27, è stata stabilita la possibilità per le Regioni e le Province autonome di riconoscere trattamenti di integrazione salariale in deroga per la durata della riduzione o sospensione del rapporto di lavoro, laddove non trovassero applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario. Alle iniziali nove settimane previste dal suddetto DL, per i datori di lavoro con unità produttive site nei comuni di cui all’art. 22, comma 8-bis del D.L. 18/2020 (c.d. zone rosse), nonché per i datori di lavoro non aventi sede legale o unità produttive nei comuni suddetti, limitatamente ai lavoratori in forza residenti/domiciliati nei menzionati comuni, è stata prevista la possibilità di ottenere la concessione dell’integrazione salariale fino al completamento di ulteriori tre mesi (22 settimane complessive).

Analogamente per i datori di lavoro con unità produttive situate nelle regioni di cui all’art. 22, comma 8-quater del D.L. 18/2020 (c.d. zone gialle) nonché per i datori di lavoro non aventi sede legale o unità produttive/operative nelle predette regioni, limitatamente ai lavoratori in forza residenti/domiciliati nelle medesime regioni, è stata prevista la possibilità di ottenere la concessione dell’integrazione salariale fino al completamento di quattro ulteriori settimane (13 settimane complessive). Alle settimane previste dal suddetto DL, sono state aggiunte ulteriori cinque + quattro settimane nel “Decreto Rilancio” garantendo così la continuità del sostegno al reddito. Con D.g.r. 3372 del 14 luglio 2020 la Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo tra Governo e Regione Lombardia ex art. 242 del DL n. 34/2020 finalizzato a riprogrammare parte delle risorse POR FSE 2014-2020 da utilizzare come una delle fonti finanziarie da attivare in risposta alla emergenza sanitaria, economica e sociale generata della pandemia da COVID-19. L’Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e il Presidente di Regione Lombardia è stato sottoscritto il 16 luglio 2020.

La Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) è un ammortizzatore sociale che in caso di gravi crisi che colpiscono l’economia interviene a sostegno di datori di lavoro del settore privato, imprese e lavoratori dipendenti per evitare licenziamenti. L’accesso allo strumento avviene qualora i datori di lavoro siano privi delle tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro. La CIGD prevede la corresponsione, da parte dell’INPS, di una indennità mensile per tutti coloro che hanno dovuto sospendere l’attività o ridurre le ore di lavoro, come conseguenza dei DPCM. Il ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga (CIGD), estesa anche alle piccolissime realtà imprenditoriali, ha consentito di alleggerire la spesa dei datori di lavoro, di sostenere l’occupazione e di garantire comunque un reddito, con effetti importanti anche sul fronte della domanda.

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La manifestazione di interesse può essere trasmessa alla casella famiglia@pec.regione.lombardia.it dalle ore 12 del 10/02/2020 alle ore 17 del 09/03/2020

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Avviso per il finanziamento di progetti per lo sviluppo, il consolidamento o la qualificazione di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l'infanzia e l'adolescenza per le annualità 2018-2019 nelle aree interne lombarde. Apertura 15 ottobre '18 ore 12 chiusura 9 novembre '18 ore 12. Aggiornato al 10 gennaio '19.Decreto n. 18330/2018 - Graduatorie.

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Completamento territoriale dei percorsi di inclusione sociale a favore di giovani e persone con problemi di abuso a grave rischio di marginalità

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La finalità del presente atto è data dalla esigenza di consolidare e implementare processi virtuosi di inclusione sociale a livello della comunità, offrendo opportunità sia di pronto intervento sociale che di presa in carico per la prevenzione e la limitazione del rischio, nonché la riduzione del danno, mediante progettazione e assunzione di responsabilità individuale e consapevole.

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